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All'indomani dell'Unità, nel 1865 e nel 1866, la Divisione di statistica generale del ministero di Agricoltura, Industria e Commercio (progenitrice dell'lstat) censì, tra le altre cose, le società anonime e in accomandita per azioni al portatore costituite fino ad allora. Le rilevazioni ufficiali testimoniano come, in quel momento, non poche imprese operarono la scelta capitalistica di adottare le forme più progredite di organizzazione. Una scelta che suggerisce l'esistenza di una vasta propensione di base alla crescita economica nel nuovo Stato, smentendo - almeno in parte -la diffusa convinzione di una radicale arretratezza dello Stato nascente. È allora parso significativo, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, riprodurre in anastatica tali censimenti, oggi reperibili con notevoli difficoltà nelle pubbliche biblioteche, per offrire al pubblico un'immagine obiettiva del punto di partenza della imprenditorialità nell'Italia unita. Una testimonianza storica che non deve essere persa, per mantenere viva e consapevole la coscienza del nostro Paese.